Il Convento del Carmine vi accoglie con una ricca storia da raccontare.
restauro conservativo
nel passato
La prima pietra del Convento venne posata nel 1568, su un lascito di Elisabetta di Cerignano, il cui figlio Raffaele, entrato religioso Carmelitano a Pisa, fu fondatore e 1°priore. La costruzione del convento durò molti anni, durante la costruzione i frati ebbero dimora nella casa materna di Frà Raffaele. Dopo 20 anni, i frati potevano disporre di una chiesa (dedicata alla Madonna della neve), di un vero e proprio convento con chiostro quadrato di stile rinascimentale, colonne e un pozzo centrale in pietra arenaria locale. Il chiostro nel ‘700 venne affrescato con delle lunette di ottima fattura realizzate da Stefano Lemmi, pittore Fivizzanese di buona fama, della scuola di Guido Reni di Bologna.
Il convento ebbe una continua crescita ed un rapido sviluppo tra il 1600 ed il 1700 , e divenne sempre più importante anche perché sorgeva sull’antica strada che collegava la Lunigiana alla Garfagnana.
Tra i tanti frati che vissero al Convento del Carmine se ne distinse uno in particolare, Il beato Angelo Paoli che nell’anno 1660 venne a bussare al convento per farsi frate Carmelitano, dove venne subito accolto. Molto presto venne poi destinato ad incarichi più importanti e approdò infine a Roma alla chiesa di S. Martino ai monti dove poi morì. Si distinse per essere sempre vicino ai poveri, per stare loro vicino rifiutò la porpora cardinalizia. Recentemente, nel 2010 è stato Beatificato.
Dopo 214 anni il Convento Carmelitano venne soppresso per ordine emesso il 4 ottobre 1782 dal Granduca di Toscana Pietro Leopoldo. Da allora ha avuto inizio un lungo processo di decadenza, dovuto soprattutto al riuso del convento come fattoria. La chiesa che nel 1675 aveva ben 6 altari , è stata completamente distrutta dai terremoti del 1835 e dell’ 8 settembre 1920
Durante la 2° guerra mondiale molte famiglie locali a seguito dei bombardamenti aerei trovarono rifugio nel Convento.
Verso la fine del 1800, dopo essere passato di mano a differenti proprietari, il Convento del Carmine venne acquistato dalla famiglia Adreani di Fivizzano, che ancora ne ha la proprietà. Fino al 1970 circa, il convento era abitato dai contadini che coltivavano i terreni circostanti. Negli anni seguenti venne iniziato un faticoso lavoro di recupero da parte di Ennio Adreani , famoso dottore, uno dei primi agopuntori in Italia, tra l’altro socio fondatore dell’associazione agopuntura Italiana. Il dottore Ennio venne a vivere al convento dove ricavò gli spazi necessari alla sua residenza e al suo studio, dove riceveva sempre moltissimi pazienti e dove continuava i suoi studi, preparando anche contributi scientifici ai congressi ai quali era invitato in molte parti del mondo. Alla sua morte nel 2.000 lasciò il bene a suo nipote Giovanni, ingegnere, attuale orgoglioso proprietario del convento. Nel 2008 Giovanni assieme a sua moglie Giovanna, ha portato avanti dei lavori di restauro conservativo del chiostro , di un salone e varie sale al piano terra, realizzando gli ambienti necessari allo svolgimento di matrimoni feste ed eventi vari. Ma soprattutto ha provveduto al restauro delle “lunette” affrescate del Lemmi che versavano in forte stato di degrado, affidando i lavori a insegnanti e studenti della scuola di Botticino e dell’Accademia delle Belle Arti di Brescia, che hanno fatto un eccezionale lavoro di recupero degli affreschi presenti in tutto il chiostro. Oggi, gli ospiti al Convento, possono godere del privilegio di vivere un antico chiostro rinascimentale completamente recuperato, con i colori originali che creano un ambiente e sensazioni uniche.